Ag2r Citroën, la “seconda possibilità” di Bob Jungels: anche Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo sulla strada verso il Tour

Bob Jungels spera di essersi finalmente buttato alle spalle il periodo più buio della propria carriera. Il 29enne lussemburghese della Ag2r Citroën ha vissuto un vero incubo negli ultimi due anni, che non gli ha permesso di esprimersi al meglio delle proprie possibilità. Ovviamente, ha subito anche il contraccolpo psicologico che non gli ha permesso ancora di risollevarsi e che lo ha progressivamente inghiottito. Nei mesi scorsi aveva rivelato che l’edofibriosi iliaca, di cui ha sofferto anche Fabio Aru, era stata all’origine dei suoi problemi e che dopo avere subito un’operazione ad entrambe le gambe ora è finalmente un lontano ricordo. Il 2022 si pone quindi come nuovo punto di svolta per lui.

In un’intervista al portale lussemburghese L’essentiel, ha spiegato i primi passi dopo l’operazione: “Ho dovuto ripartire da zero, ma ce l’ho fatta molto rapidamente. Avevo ripreso subito con il Tour de Luxembourg e il mio fisico aveva reagito bene. Sui valori che vediamo in allenamento, sono abbastanza ottimista per questo nuovo capitolo. Mi dà molta fiducia per la nuova stagione. Per me e per la squadra era importante vedere che il problema fosse risolto. Mi fanno male le gambe, ma come sempre niente di straordinario”.

Ha anche definito il proprio programma stagionale, che inizierà il 20 febbraio con l’UAE Tour e avrà come obiettivi di riferimento Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Liegi-Bastogne-Liegi e quindi il Tour de France. Il ruolo verrà deciso a seconda delle proprie prestazioni: “Avrò libertà, soprattutto nelle prime gare per vedere se ritroverò il mio vecchio livello”.

Questo periodo di difficoltà gli ha permesso comunque di ritrovare le giuste motivazioni: “Ho ritrovato la passione. Non ho mai smesso di credere nelle mie capacità, ma è molto difficile quando sai che qualcosa non va – aggiunge – Mentalmente, ho avuto un blocco ed era importante che andasse via. Adesso sono davvero contento, lo noto anche giù dalla bici. Sorrido di nuovo ed è qualcosa che la gente nota. Ho imparato molto su me stesso e spero di poterlo sfruttare in futuro quando si presenterà una nuova situazione difficile, anche dopo il ritiro. Ecco perché la vedo come una seconda possibilità“.

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